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Cantina Simone Scaletta

Cantina Simone Scaletta

Simone Scaletta è un giovane viticoltore che produce il proprio vino a Monforte d’Alba, uno degli undici comuni del Barolo. In località Manzoni coltiva cinque ettari e mezzo di vigne con un approccio naturale, rispettoso della terra e dei suoi frutti.

Viglioni, Sarsera, Autin’d Madama, Chirlet, Bussia e Riserva sono le vigne che danno il nome ai suoi vini: Dolcetto d’Alba, Barbera d’Alba, Langhe Nebbiolo e Barolo, vini ricchi di personalità e carattere, prodotti con una vinificazione naturale, fatta di travasi al momento opportuno e un affinamento lento, senza necessità di filtrazioni, che permette un’evoluzione equilibrata, autentica e naturale.

“Oggi lavoro cinque ettari di vigna. Una dimensione che mi permette di dedicarmi con attenzione e cura a ogni singola attività che la vigna richiede. La posizione, il clima, la terra e il duro lavoro dell’uomo rendendo unica l’espressione di ogni singolo vigneto. Il momento della raccolta, carico di emozioni e fatiche, ma così bello da condividere che si trasforma in una grande festa, è il frutto dell’impegno di un intero anno e della benevolenza dal cielo. Apre ai lavori in cantina, a una vinificazione naturale, con travasi fatti al momento opportuno, e un affinamento lento, senza necessità di filtrazioni, che permettono l’evoluzione armoniosa dei miei vini”

“Quello che mi interessa oggi è un approccio sostenibile.

“Per l’ambiente, per il produttore e per il consumatore finale che deve avere la garanzia di un prodotto buono, trasparente e rispettoso della sua salute, senza essere costretto a sostenere il peso, anche economico, di eccessive procedure e pratiche burocratiche. Per questo motivo cerco di trovare il giusto equilibrio tra l’ideale aspirazione alla perfezione e un concreto approccio alla realtà delle buone pratiche. Sono infatti convinto che il buon vino si faccia in vigna prima di tutto. Attraverso un impegno costante, una cura attenta e un utilizzo misurato della tecnologia, intervenendo con trattamenti di protezione della vigna solo quando è strettamente necessario e non è possibile farne a meno, cercando sempre di far tesoro dell’esperienza della tradizione.

Perché se l’uva cresce pulita, sana e vigorosa, intatta nei suoi lieviti originari, allora il lavoro in cantina diventa meno decisivo per la qualità del vino e non fa che consolidare quanto già fatto in vigna. Senza aggiungere lieviti selezionati cerco di fare un utilizzo intelligente e mirato dei solfiti che proteggono il vino e lo aiutano a invecchiare bene. Poi travasi al momento opportuno e lavaggio frequente di vasche, botti e barrique con la sola acqua  lavoro con equilibrio, saggezza e rispetto.”

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